Videosorveglianza e privacy: quali sono le regole da seguire?

Videosorveglianza e privacy, due temi che devono andare di pari passo. Per quanto le telecamere sono la base per ciò che concerne la sicurezza di un locale o di una casa, queste devono seguire delle regole ben precise. Chi le detta queste regole? La risposta è semplice: il garante della privacy. Parliamo di regole che devono essere seguite scrupolosamente, senza alcuna eccezione.

 

Videosorveglianza e privacy, premesse doverose

 

Prima di andare a vedere alcune delle regole da osservare per la videosorveglianza, bisogna fare delle premesse. Colui che regola queste tipologie di norme è il Garante della Privacy ovvero l’autorità amministrativa che ha come obiettivo quello di assicurare la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali e il rispetto della dignità nel trattamento dei dati personali. Le regole indicate dal Garante rispettano, prima di tutto, quello che è il principio di proporzionalità tra mezzi impiegati e fini perseguiti. Infrangere le regole dettate dal Garante significa incappare nelle sanzioni previste dalle norme vigenti.

 

Scopi e finalità

 

La prima norma del Garante riguardo la videosorveglianza ci dice che occorre chiarire quali sono gli scopi che si intendono perseguire ma soprattutto verificare se questi sono leciti in base alle norme vigenti. Quindi, il trattamento dei dati registrati mediante le videocamere deve avvenire per scopi determinati, espliciti e legittimi. Soprattutto, le immagini raccolte non possono essere assolutamente usate per finalità diverse da quelle precedentemente dichiarate.

 

Informare sempre

 

Altra importante norma del Garante della Privacy riguarda l’informare i cittadini. Tutte le persone, infatti, devono essere informate che stanno entrando in un locale video-sorvegliato e quali sono i diritti che essi possono esercitare sui propri dati. Deve, inoltre, essere stabilito entro quanto tempo le immagini devono essere eliminate. Occorre, inoltre, prevedere la loro conservazione solo in casi di illeciti che si siano verificati o in caso di indagini giudiziarie o di polizia.

Inoltre, è molto utile sapere che gli impianti di videosorveglianza di aziende private devono essere autorizzati dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro ed essere soggetti ad accordo sindacale. Tutta la procedura è a carico dell’azienda privata presso la quale si installa l’impianto.

 

Cosa cambia per la videosorveglianza privata?

 

Quelle che abbiamo visto sono alcune delle norme per i locali aperti al pubblico. Domanda sorge spontanea: le stesse regole valgono anche per la videosorveglianza delle abitazioni? La risposta è no ma attenzione. Questo non vuol dire che non ci siano regole da rispettare. Lo stesso Garante della Privacy, infatti, stila le regole per le abitazioni private.

 

Tra gli obblighi troviamo prima di tutto quello riguardante le riprese che devono essere limitate al solo spazio antistante tali accessi, evitando forme di videosorveglianza su aree circostanti che andrebbero quindi a limitare quella che è la libertà delle altre persone. Le informazioni raccolte, infine, non devono essere comunicate o diffuse ad altri.

 

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