Quando parliamo di gas andiamo ad indicare delle minuscole particelle che si muovono in maniera totalmente caotica. Visto il loro comportamento e la quantità delle particelle, bisogna prestare particolare attenzione nel momento in cui queste si disperdono nell’ambiente in quanto hanno la tendenza a diffondersi con estrema velocità.
Quanti tipi di gas ci sono?
Idealmente è possibile identificare 3 diverse tipologie:
- Gas tossici: sicuramente i più pericolosi per la salute umana, questi gas possono dare vita ad effetti collaterali estremamente dannosi nel breve o lungo termine
- Gas infiammabili: sono sostanze che hanno un punto di infiammabilità uguale o inferiore a quello dei gas ambiente e che possono essere definiti esplosivi. In questi casi è bene è possibile monitorare gli ambienti con appositi rilevatori per sostanze esplosive per evitare di incorrere in pericolosi incidenti
- Gas inerti: questi particolari gas non hanno necessità di essere monitorati con sensori appositi, mentre invece vengono installati dei sensori appositi che monitorano la carenza o l’arricchimento dell’ossigeno
Sensori per la rilevazione di gas
Quando si ha a che fare con i gas è molto importante essere previdenti ed utilizzare i sensori per la rilevazione giusti in base all’ambiente e alle specifiche esigenze e al gas da rilevare
I sensori per i gas infiammabili possono essere catalitici, termoconduttivi, infrarosso semiconduttore, elettrochimici.
Per installarli è sempre bene rivolgersi ad un professionista, un installatore specializzato in questa tipologia di articolo, che deve essere anche responsabile di tutte le verifiche e dei test di funzionamento necessari oltre che le attività di manutenzione che permetteranno di garantire la tutela dell’ambiente nel tempo.
Scegliere il sensore per la rilevazione gas giusto può essere complesso: rivolgersi ai professionisti ed utilizzare i prodotti migliori sul mercato però aiuterà a svolgere tutte le attività in perfetta sicurezza
